Sorridere con la città che non si spiega: intervista a Viterboh
30 Ottobre 2019Quella con i ragazzi di Viterboh è stata un’intervista non convenzionale. Intanto dovevamo farla a giugno, ma si sa com’è, qui abbiamo un po’ tutti la sindrome DSR, per cui Dopo Santa Rosa (molto dopo…) ci siamo dati appuntamento in un bar del centro, e tra uno spritz e due patatine è stato come incontrare vecchi amici.
Ma d’altra parte, a forza di vederli nei video sono diventati un po’ gli amici di tutti, in questa strana città che proprio non riesce a farsi capire. Al di là del clima da cazzeggio che ha accompagnato le nostre chiacchiere, la cosa particolare è stata avere la sensazione di essere davanti a un’entità unica: Viterboh è una sinergia di teste pensanti, veloci, affilate, che parlano all’unisono, si sovrappongono, si completano le frasi, ma poi alla fine, pur nelle loro differenze, mirano tutte allo stesso obiettivo.
Ed è per questo che nel testo non troverete differenziazioni tra chi mi ha risposto all’una o all’altra domanda, perché Viterboh è un concetto unico, scaturito da migliaia di idee, e sta dando una scossa alla città con la formula più semplice del mondo: quella del sorriso. Oppure è tutt’altro e non ci ho capito niente… Boh! Nel dubbio, chiediamolo direttamente a loro.
E dunque: cos’è Viterboh?
Viterboh è un progetto sociale che punta a innalzare la consapevolezza dei singoli cittadini attraverso – per ora – video satirici e ironici, che vanno a stimolare la coscienza delle persone. Oggi non esiste più la percezione della critica, ma si butta tutto in polemica. Quando vogliono fermare una conversazione riflessiva, ti dicono subito “Ah, sei polemico!”, mentre magari stai facendo semplicemente una critica. Oggi non c’è più questa capacità di distinguere, perciò pensiamo che sia inutile buttarla in polemica. Tuttavia abbiamo sperimentato che con un sorriso le persone riescono a interagire meglio e riflettono, ragionano.
In effetti Viterboh ha affrontato anche temi delicati.
Quelli che abbiamo toccato sono temi importantissimi, eppure nei commenti ai nostri video non c’è mai una discussione. Su migliaia di commenti, mai una polemica.
Proprio mai?
Il massimo della critica che abbiamo ricevuto ha riguardato il video di Samara in centro. Un utente ci ha scritto “Però fate vede’ che la gente fa la pipì sui muri…” Gli abbiamo risposto: “È un video satirico, veda un po’ lei”. Se cosi fosse vorrebbe dire anche che incitiamo ad allagare San Pellegrino…
E dunque nemmeno un hater?
No, non abbiamo “haters” dichiarati, e a noi un po’ dispiace. Anzi, forse in realtà li abbiamo: sono quelli che nascondono i post.
Eppure state avendo un bell’impatto su questa “città che non si spiega”.
Fin dal primo video abbiamo notato che si è sparso il terrore in città. Chi è Viterboh? Chi si azzarda a contestare? Nessun politico aveva condiviso quel primo video (sul tema dell’erba alta, n.d.r.), che pure faceva ridere. Il primo filmato a essere commentato da un politico è stato il primo della monnezza, direttamente dal sindaco Arena. E quando quello che chiamiamo il “Video numero 2” è uscito e dopo dieci minuti lo abbiamo dovuto togliere per fraintendimenti, abbiamo capito quanta potenza ci fosse nel progetto. E poi abbiamo visto che qualunque tema toccassimo (monnezza, termalismo…) hanno iniziato a rispondere, e a risolvere. Il sindaco ha fatto anche un video di risposta, insomma, siamo diventati degli interlocutori.
In pratica, siete la Striscia la Notizia di Viterbo.
Non proprio, perché Striscia va dritta al problema, noi invece ci ridiamo sul problema, e non affrontiamo un tema specifico. Diciamo che Striscia la Notizia già fa polemica, noi invece abbiamo un’altra idea: rendiamo verosimile una roba che è inspiegabile. In fondo il “boh” è quello, no? Perché il centro storico sta così? E noi troviamo il modo di spiegarlo. Abbiamo spiegato i tombini tappati con l’evoluzione, il Bullicame prosciugato con Jurassic Park. Cerchiamo semplicemente di dare una spiegazione a cose che appaiono, ovviamente, inspiegabili, ma che sarebbero di facile risoluzione. Per esempio i video sul venditore di monnezza: se tieni una discarica lì da due anni e non fai niente, allora è come dare ragione a chi la butta per terra, e quindi è giusto farci un mercato.
Avete in mente iniziative sul campo con un coinvolgimento delle persone?
Le persone già si sentono coinvolte, la gente ci ferma e ci dice: “Oh, c’è questo o quello che non va”, ti dà degli spunti. Noi è proprio questo che cerchiamo di fare: vogliamo stimolare le coscienze, e chiunque partecipa, di fatto, ci aiuta a lanciare un messaggio di crescita, a cui tastiamo il polso grazie ai risultati della pagina. Però stiamo facendo qualcosa di più. Intanto arriverà un’app, attraverso cui chiunque potrà inserire la sua segnalazione, il suo “boh”.
E tutto questo, quanti costi ha?
Delle cose che facciamo possono usufruire tutti senza pagare un euro, ma naturalmente tutto ciò ha delle spese che noi non nascondiamo. Nessuno di noi prende soldi, ma per coprire tali spese abbiamo pensato a una forma di finanziamento volontario, una tessera di sostenitore. Quella di base costa 12 € all’anno, du’ pacchetti di sigarette, però se in un anno vi facciamo ridere 10 volte…
Quali sono le spese?
Per esempio abbiamo comprato, anzi, abbiamo “adottato” un T-Rex! Cioè… fatelo magna’ ‘sto T-Rex! Je dovemo da’ almeno ‘na vacca al giorno!
Puntate a coinvolgere delle associazioni sul territorio?
C’è già qualcuno, vedi Viterbo Clean Up con cui abbiamo girato i video dell’immondizia, che già si dà da fare. Sul territorio ci sono tante organizzazioni, ma poche sono operanti. Qui ti inquadrano subito e se sei fuori dagli schemi ti bastonano, l’associazionismo funziona così un po’ ovunque. Però sicuramente ci può essere la possibilità in futuro di interagire con altre realtà, perché no, a patto di non cambiare noi. La nostra è una comunicazione abbastanza esplicita e non possiamo tornare indietro, o così o niente.
C’è stato un video che più di altri ha fatto breccia?
I video funzionano anche a sé stanti, persino chi non è di Viterbo li vede e gli piacciono, anche se magari non capisce tutto. Tipo il T-Rex che mangia Samara alla gente fa ridere, anche se non sanno perché è scappato o perché esiste. I riscontri più numerosi arrivano però a livello locale, forse il maggiore è stato per il video di Santa Barbara, quello con più persone in assoluto che ci hanno fermato e detto “È vero, ci so’ stato pure io e mi so’ perso.” La gente ci ferma e scherza: “Avete finito di fa’ le cazzate?”, ma quando gli chiediamo se vogliono che smettiamo, ci dicono di no.
E riscontri politici?
Certo, adesso stanno rimettendo in gioco la viabilità a Santa Barbara. Ironizzando su un problema, incastri la politica, che poi è costretta a intervenire. Capisci il peso che hai proprio dalle risposte politiche che ti danno, e finora non c’è un video che non abbia portato a qualcosa. L’erba alta l’hanno iniziata a tagliare il giorno dopo l’uscita del video, anche se l’appalto era imminente; di Santa Barbara abbiamo detto, al Bullicame sono andati a fare i rilevamenti. E i video sulla monnezza…
…hanno tolto la discarica!
Non solo: abbiamo alcuni amici operanti lì vicino con la loro azienda che hanno ricevuto dei controlli per vedere come smaltiscono i rifiuti. Quella della discarica era un problema grosso: vicino ai campi della facoltà di Agraria, che lì fa ricerca. E poi a due passi dal comando provinciale dei Carabinieri, tutta una serie di cose che ti fanno dire… boh! Ma com’è possibile? A quel punto poi sono costretti a controllare.
State facendo scuola, in sostanza.
Forse per la prima volta qualcuno ci sta inseguendo su qualcosa. Fai una cosa e ti devono venire dietro, non ti possono ignorare. Perché poi tornì lì, e se è ancora tutto com’era prima, facciamo un altro video e sono costretti a tornarci. Magari lo rifai a Natale, vestito da Babbo Natale. La loro preoccupazione principale è sempre cosa faremo dopo.
Vi inseguono ma è difficile anche prevedervi.
Quando ci vedono in giro, magari a fare colazione da qualche parte prima di girare un video, ci dicono “Oh, che state a fa’?” con un tono a metà tra il divertito e il preoccupato. Dei pazzi come noi mettono in difficoltà, ti saltano tutti gli schemi, è il potere della comunicazione. La cosa bella è che poi ti dicono “Ma tanto esaurirete alla fine i temi”, e invece no! Basta aprire il giornale la mattina e dici “Porca miseria! E non c’avevo pensato mai a ‘sta cosa, come hanno fatto a pensacce loro…”. Abbiamo un elenco di cose da fare che ogni tanto appuntiamo, non gli si sta dietro, ci saranno una quarantina di punti.
Ci date qualche anticipazione? Negli ultimi video usciti si vedono due Babbi Natale…
Stiamo preparando varie novità: abbiamo un progetto di “inversione comunicativa” in corso, poi un video molto laborioso in cantiere, e poi ci sarà un evento. Infine per Natale sono in cantiere delle belle sorprese.
Qualcosa di più specifico?
Nella battaglia del Natale ci siamo anche noi!
Voi c’avete capito qualcosa? Io… boh!
Simone Valtieri